31/10/17: “L`uso dei dati genetici è un pericolo per la privacy” – Intervista ad Antonello Soro

Il Garante Antonello Soro, mette in guardia sui dati genetici come pericolo per la privacy, specificando anche le modalità con le quali essi potrebbero essere sfruttati dalle assicurazioni.

Gli strani traffici di Dna ad Ogliastra, comune della Sardegna dove è avvenuto un furto di 25 mila campioni di dna, non sono passati inosservati al Garante della privacy, anche perché alcuni anziani che si erano sottoposti a prelievi, avevano richiesto l’intervento dell’Autorità Garante in seguito alla vendita di tali campioni ad una società inglese.

Nel mentre la procura di Lanusei disponeva il sequestro delle 25 mila provette sparite ma poi ritrovate, il Garante tentava di bloccare l’utilizzo di tutti i dati biologici dei centenari.

Alla luce dei fatti si evidenzia l’alto rischio che i nostri dati genetici possano diventare oggetto di commercio e il Presidente Soro dichiara come tutto questo sia più di un rischio, in quanto oltre alla reale possibilità di trarre profitto dal materiale biologico degli esseri umani, non esiste la proprietà di una biobanca, ma solo il diritto di fare studi sui campioni disponibili.

Il Presidente prosegue sottolineando che le regole ci sono, ma il contesto digitale cambia rapidamente e le normative non riescono ad adeguarsi con la stessa velocità. Se Google si appresta a realizzare una grande banca dati genetica, si amplierebbe il potere di “profilazione” che è la vera ricchezza dell’economia digitale.

I rischi aumenteranno per tutti se i colossi del digitale entrassero in possesso di informazioni sul nostro profilo genetico.

Le informazioni raccolte potrebbero essere allettanti per le compagnie assicurative o per i datori di lavoro che potrebbero valutare il personale in base ai requisiti genetici, oppure per le case farmaceutiche che vogliano testare nuovi farmaci su distinti soggetti.

Doc-Web:7065427

Data:31/10/17 Sito del Garante